Estasi di Santa Teresa: il significato dell’opera di Cappella Cornaro. Un capolavoro di Gian Lorenzo Bernini
L’Estasi di Santa Teresa è una delle opere più rappresentative di Gian Lorenzo Bernini: il famoso gruppo scultoreo si trova all’interno della Cappella Cornaro nella chiesa di Santa Maria della Vittoria nel cuore di Roma.
La chiesa, tipicamente barocca, venne dedicata inizialmente a San Paolo e fu costruita tra il 1608 il 1620. Fu solo successivamente e con Innocenzo X che si scelse di dedicarla alla Madonna Regina della Vittoria. Principale architetto e progettista della costruzione fu Carlo Maderno.
Gian Lorenzo Bernini, un breve accenno: vita e opere principali
Gian Lorenzo Bernini fu uno dei massimi esponenti del barocco italiano ed è considerato, senza alcun dubbio, tra i maggiori scultori e architetti della sua epoca: le sue opere hanno avuto un effetto a dir poco straordinario sull’arte del XVII secolo. Ancora oggi il suo lavoro è riconosciuto e ammirato in tutto il mondo.
Nato e cresciuto a Napoli, venne accolto dal cardinale Scipione Borghese che sovvenzionò economicamente ogni sua impresa. Sotto la protezione del religioso, Bernini ebbe la possibilità di realizzare alcune delle opere più significative del panorama barocco italiano. Tra queste ricordiamo il Ratto di Proserpina e il David.
Analisi dell’opera: le caratteristiche
All’interno della chiesa sono presenti alcune delle opere più suggestive del Domenichino e del Guercino oltre, ovviamente, all’altare con l’Estasi di santa Teresa D’Avila realizzato per volere del cardinale Federico Corner tra il 1644 e il 1652 .
Il gruppo scultoreo rappresenta un episodio mistico che riguarda Santa Teresa ed avvenuto nel XVI secolo: nello specifico l’autore ha rappresentato sul marmo il momento in cui la santa, in preda a un’estasi mistica, viene colpita dalla freccia dell’amore divino.
Osservando più da vicino l’opera è possibile vedere il busto della santa rivolto all’indietro e avvolto all’interno di una nuvola, mentre un putto con un’espressione di estasi sul volto è intento a trafiggerle il cuore con un dardo dorato.
Uno degli aspetti più importanti è lo straordinario impatto emotivo: il maestro barocco ha rappresentato su marmo una profonda esperienza mistica e religiosa, riuscendo a imprimere l’emozione della Santa.