Paolo Crepet denuncia il femminicidio, una vera allarme soprattutto nei tempi correnti. Le vittime sono moltiplicate, la sua impressione è condivisa da molti del settore.
Lo psichiatra Paolo Crepet denuncia il femminicidio, una realtà che da molto imperversa nei notiziari. Ha espresso profonda preoccupazione per l’aumento dei casi in Italia, evidenziando come la radice della violenza sia spesso da ricercare nella cultura e nell’educazione familiare. S
Secondo il luminare, intervistato da Quotidiano.net, gli uomini che si rendono colpevoli di violenza sulle donne, sono spesso cresciuti in un ambiente in cui non è stato dato il giusto rispetto alla figura femminile. Crepet sottolinea che non si diventa assassini da un giorno all’altro,
Ciò che precede un atto di violenza, è un percorso caratterizzato da una cultura di disprezzo verso le donne, radicata all’interno delle famiglie e nella società. Non solo quindi fuori dalla penisole, si punta il dito anche all’interno del nostro paese.
Paolo Crepet: educare alla non violenza per contrastare il femminicidio
Come non dargli ragione dopo le vicende che si sono succedute nei fatti di cronaca nera degli ultimi giorni. Gli avvenimenti sono stati drammatici: dal caso della povera Giulia Tramontano, accoltellata, e la stessa fine anche per Sibora Gagani murata in Spagna.
Due ragazze nostrane vittime di persone senza scrupoli che hanno infierito sul loro corpo e sulla loro vita. Hanno deciso e hanno proceduto, in tutto questo neanche un briciolo di pentimento per il terribile gesto.
Per contrastare questa tendenza, lo psichiatra suggerisce di eliminare la violenza all’interno delle abitazioni e di educare le ragazze a diffidare dei bulli e degli uomini che non sono capaci di rispettarle. Inoltre, egli pone l’accento sull’importanza di non tollerare la violenza verbale, che spesso è un segnale d’allarme di una potenziale violenza fisica imminente.
Crepet mette in guardia anche contro l’idea distorta che l’amore sia caratterizzato da litigi e conflitti, una concezione radicata in una società patriarcale che alimenta la violenza. L’esperto sostiene che le donne possono svolgere un ruolo chiave nel promuovere il cambiamento, educando gli uomini a rispettare e valorizzare la dignità delle donne.
Le parole di Paolo Crepet richiamano l’urgenza di affrontare questa problematica sociale, riconoscendo che la prevenzione e la lotta contro il femminicidio richiedono un impegno collettivo per creare un’educazione basata sul rispetto reciproco e sulla promozione di valori di uguaglianza di genere.
Solo attraverso un cambiamento culturale profondo sarà possibile contrastare efficacemente la violenza di genere e creare una società più sicura e rispettosa per tutte le donne.