Il card. Parolin nell’omelia per l’esposizione delle reliquie di Santa Teresa di Lisieux parla del suo rapporto speciale con il Signore.
Dallo scorso 3 giugno sono arrivate in Italia alcune reliquie si Santa Teresa del Bambin Gesù, meglio conosciuta come Teresina di Lisieux, e dei suoi genitori i Santi Zélie e Louis Martin.
Nei primi giorni di questa peregrinazione a Roma, che ha visto l’esposizione in piazza San Pietro mercoledì 6 nel corso dell’Udienza generale di Papa Francesco, il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, ha presieduto nel pomeriggio una messa nella Chiesa di San Luigi dei Francesi.
La peregrinazione è stata organizzata in occasione del doppio anniversario che vede i 150 anni dalla nascita di Santa Teresina e il 100° anniversario della sua beatificazione.
È una dei quattro Santi Dottori della Chiesa, una delle più grandi sante dei tempi moderni, patrona delle missioni, e nella sua breve vita durata solo 24 anni ha potuto vivere un rapporto così stretto d’amore e di fiducia con il Signore che è modello senza tempo e per ogni condizione di vita.
Santa Teresina è un gigante della santità e anche il card. Parolin nell’omelia della messa ha voluto sottolineare alcuni importanti aspetti proprio del suo stretto legame con Gesù vissuto nella maniera più autentica.
Entrata nel Carmelo giovanissima, Teresa è diventata a tutti gli effetti sposa del Signore ponendo come elemento principale della sua vocazione l’amore di Dio.
“Teresa dà al mondo la testimonianza autentica di una vita in cui l’amore di Gesù è l’anticipo della vita eterna” afferma il cardinale sottolineando come il suo esempio è modello per ogni stato di vita cristiana, quindi per ogni condizione e vocazione che ci si trova a vivere, che sia di sposi o religiosi.
Ma soprattutto ha voluto mettere in evidenza che quello di Santa Teresina è stato “un rapporto privilegiato con Gesù, un rapporto che vada oltre l’ordinario e la mediocrità, il clientelismo spirituale, ecclesiale e morale, il relativismo in tutte le sue forme”.
Ha usato parole molto specifiche e orientate ad individuare determinati atteggiamenti dell’animo che si pongono in contrasto con un legame pienamente vissuto e con un abbandono totale e fiducioso, elemento in cui la Santa di Lisieux senz’altro eccelleva.
Non qualcosa di banale e superficiale, non un rapporto incentrato sulla richiesta e sull’ottenimento di grazie come potrebbe essere appunto una sorta di relazione clientelare.
Nessun posto per sentimenti relativizzati e per un amore che non fosse autentico nel senso più autentico della parola.
Il prelato ha continuato esortando a non fermarsi davanti a nulla nella relazione con Gesù. Sull’esempio di Santa Teresina l’invito è quello di stare sulle vie del Signore secondo i suoi comandamenti e di resistere “alle tentazioni e ai compromessi di ogni genere”.
La preghiera e l’intercessione di Santa Teresina non può che essere di aiuto vero e fattivo in questo, la sua amicizia e vicinanza ai nostri bisogni è concreta come lei stessa desiderava in vita quando diceva: “passerò il mio Cielo a fare del bene sulla terra”.