La festa del Corpus Domini: celebrando la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, origini medievali della festa solenne. Un miracolo sancì la Verità durante una funzione.
La solennità indica un’occasione o un evento che viene celebrato in modo ufficiale, formale o cerimonioso; la festa del Corpus Domini è la rappresentanza più alta del Mistero, molto sentita a livello popolare. Celebra la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.
Esplora le origini storiche della festa, risalenti al XIII secolo in Belgio. Nel Medio Evo, a Liegi, una religiosa molto devota e fervente, desiderava celebrare il Sacramento dell’Eucaristia al di fuori della Settimana Santae il vescovo acconsentì alla sua richiesta.
Le radici della festa si collegano alle rivelazioni mistiche della beata Giuliana di Retìne, che ebbe una visione in cui la Chiesa mancava di una solennità in onore del Santissimo Sacramento, fulcro di tutta la storia dell’avvento del Messia.
Grazie all’appoggio del direttore spirituale della beata e di diversi teologi, fu presentata una richiesta al vescovo di istituire una festa diocesana in onore del Corpus Domini. La festa fu ufficialmente istituita nel 1246 e fissata per il giovedì dopo l’ottava della Trinità.
Successivamente, papa Urbano IV estese la solennità a tutta la Chiesa cattolica con la bolla Transiturus dell’11 agosto 1264. Viene menzionato anche il miracolo eucaristico di Bolsena, avvenuto l’anno precedente. Accade che durante la celebrazione della Messa, un sacerdote ebbe dubbi sulla presenza reale di Cristo nell’Eucaristia.
Grande fu il prodigio che dall’Ostia consacrata sgorgarono alcune gocce di sangue che macchiarono il corporale e alcune pietre dell’altare. Un evento che fissò la verità della richiesta nell’apparizione della suora.
Il Pontefice incaricò il teologo Tommaso d’Aquino di comporre l’officio della solennità e la Messa del Corpus Domini. Il santo risiedeva a Orvieto e insegnava teologia presso il convento di San Domenico. Si dice che Gesù, attraverso un Crocifisso, abbia elogiato san Tommaso per la profondità teologica dell’officio composto per il Corpus Domini.
L’inno principale del Corpus Domini, il “Pange lingua”, fu scritto e pensato da Tommaso d’Aquino ed è cantato durante le processioni e i Vespri. Il testo spiega le origini della festa, l’estensione della solennità a tutta la Chiesa e il ruolo del santo nella composizione dell’officio e dell’inno principale.