Roma, Fori Imperiali, al via nuovi scavi: la Giunta approva il progetto. Ecco dove si andrà ad indagare: tutti i dettagli
L’Italia è un museo a cielo aperto e Roma ne è la dimostrazione lampante. Le campagne di scavo sono all’ordine del giorno e nel corso degli anni hanno portato alla luce miglia di tesori nascosti, permettendoci di conoscere e approfondire il vissuto di una delle civiltà più potenti e lungimiranti al mondo.
Ecco alcuni esempi di scavi condotti nella Capitale: Colosseo e Circo Massimo, così facendo è stato possibile reperire informazioni chiave circa l’attività svolto all’interno dell’anfiteatro. E ancora, Ostia antica: dalle indagini effettuate, gli studiosi hanno carpito dati utili alla ricostruzione delle tratte commerciali. Ma parliamo, ora, dei Fori Imperiali.
I celebri Fori Romani o Fori Imperiali sono situati nel centro della città e in prossimità del Colosseo. Furono edificati tra il 46 a.C. e il 113 d.C. per volontà di Giulio Cesare e successivamente degli imperatori Augusto, Vespasiano e Traiano. Ogni reggente, infatti, contribuì, oltremodo, alla costruzione ampliando quelli esistenti con il solo scopo di commemorare le gesta e le imprese militari.
Addentriamoci nella loro descrizione: si inizia con il più antico e il principale, ossia il Foro Romano. Conosciuto anche per essere il centro politico e commerciale di Roma. Segue il Foro di Cesare voluto dall’imperatore stesso per una sorta di auto esaltazione. Successivo è il Foro di Nerva che venne edificato dal regnante e ultimato da Traiano. E ancora, il Foro di Traiano ne celebra le vittorie militari.
Nel corso dei secoli i Fori hanno subito numerosi saccheggi da parte degli invasori. Solo col tempo è stato possibile riportare alla luce quelle che sono le meravigli visibili a noi oggi. Camminando tra le rovine è possibile scorgere le innumerevoli campagne di scavo in loco. A tal proposito, occorre sottolineare che è arrivata l’approvazione da parte della Giunta Capitolina la quale dispone i nuovi lavori.
Grazie a questa nuova campagna sarà possibile indagare su aree ancora marginali, come l’ex Via Bonella. Si è espresso in merito anche Miguel Gotor, assessore alla cultura di Roma il quale ha sottolineato ancora una volta l’importanza di questi scavi. Permetteranno, infatti, di scoprire un altro pezzo della storia della nostra città e per rendere visibili nuove significative evidenze archeologiche – le sue parole.