È stato escogitato un metodo truffa che vede protagoniste le mascherine e le automobili. Per chi lo segue scattano pesanti sanzioni.
Per tutto il tempo della pandemia le mascherine sono stati gli strumenti più utilizzati da tutti. Obbligatorie per entrare dappertutto, erano sempre presenti e capita ancora di ritrovarsele in borsa o nella tasca di cappotti e pantaloni.
Tutti conoscono la funzione delle mascherine, che è quella di proteggere da virus e batteri, ma c’è chi invece che come dispositivo sanitario le usa in modo ben diverso.
Infatti a Napoli gira da tempo un modo decisamente molto particolare di utilizzare le mascherine, e sicuramente orientato alla truffa.
Le mascherine coprono, sì, ma invece di coprire naso e bocca, quello per cui sono state ideate, c’è chi le usa in relazione alle automobili.
La truffa, escogitata da alcuni ragazzi che però sono stati beccati, consiste nel coprire con la mascherina la targa della macchina per poi passare nelle zone a traffico limitato.
In questo modo l’automobile oggetto dei divieto di passaggio non può essere identificata dalla polizia che becca i trasgressori attraverso le riprese delle telecamere disseminate nelle città.
Niente identificazione quindi niente multa avranno pensato i trasgressori che però così incorrono in un reato.
La truffa delle mascherine: 2 persone beccate
Ad essere usate sono state le mascherine chirurgiche, facilmente pieghevoli e per questo adatte a questo tipo di truffa.
Nella Ztl di Nisida a Napoli, nel quartiere di Posillipo, sono stati sorpresi due ragazzi, di 20 e di 24 anni. Le loro automobili aveva la targa coperta dalla mascherina e così intendevano eludere il controllo al passaggio del varco.
Non trattandosi semplicemente di una contravvenzione al codice della strada, ma di un reato penale, i due sono stati denunciati.
I carabinieri erano all’opera per i controlli nella movida notturna della città partenopea. Sono stati effettuati controlli anche nei quartieri Chia e San Giuseppe, ma anche nelle zone di Mergellina e Coroglio.
Il reato è di nuova invenzione fraudolenta e si tratta perciò di un fatto ben più grave che una semplice contravvenzione.
Nella stessa zona, a Chia, è stato denunciato un altro ragazzo che andava in giro con una pistola scenica senza il tappo rosso, carica di 5 cartucce e con un colpo in canna.
Possedeva anche delle dosi di marijuana e somme di banconote che fanno pensare ad un’ipotesi di spaccio di droga.
Fioccano le multe anche per altre contravvenzioni di carattere più semplice. Singolare è il caso dell’automobilista che aveva parcheggiato nel posto riservato ai disabili e oltre ad aver trovato la macchina distrutta al suo ritorno, ha trovato anche la multa.