Prima di ricevere il sacramento nella prima Comunione i bambini devono intraprendere un percorso di preparazione, il catechismo.
Solitamente la prima Comunione, preceduta dalla prima Confessione, sono sacramenti che si ricevono nell’infanzia, ma ad un’età adatta perché comprendano bene di cosa si tratta e le azioni che stanno per compiere.
Per capire appieno cosa in effetti sono i sacramenti, quello dell’Eucarestia, chiamato anche Comunione, e quello della Riconciliazione, detto Confessione, che precede l’altro, occorre che i bimbi acquisiscano la giusta consapevolezza.
Si evità perciò che questo avvenga in un’età in cui sono ancora troppo piccoli per afferrare i misteri della fede, e intorno agli 8 anni si ritiene che sia arrivato il momento opportuno.
Ma non avviene tutto dall’oggi al domani, serve un’adeguata preparazione. A tal fine esiste il percorso di preparazione alla prima Comunione che è chiamato catechismo.
Con il catechismo si imparano i principali dettami della fede cattolica e questo avviene con un linguaggio e delle modalità attinenti all’età dei piccoli.
Il catechismo dura in genere 2 anni, e si struttura con un incontro settimanale e una catechesi tenuta da uno o più laici, i catechisti.
I bambini iniziano ad andare al catechismo quindi intorno ai 6 anni. Il primo anno è in preparazione alla Confessione al termine del quale si confessano per la prima volta con il sacerdote ricevendo l’assoluzione dai peccati.
Già a quell’età la coscienza individuale è ben sviluppata e seppure proporzionata all’età c’è già la consapevolezza del senso del peccato, del pentimento e della misericordia di Dio.
Si prosegue poi con il secondo anno di catechismo in cui si approfondiscono altre tematiche relative alle fede e alla vita cristiana e viene illustrato il mistero dell’Eucarestia.
Il dogma di fede per cui nel pane e nel vino al momento della consacrazione sull’altare da parte del sacerdote durante la messa Gesù si fa vivo e realmente presente in corpo, sangue, anima e divinità viene spiegato ai bambini in modo semplice e comprensibile.
In genere i bimbi hanno più facilità a comprendere perché con un’anima più pura e priva di sovrastrutture.
Il catechismo non si basa esclusivamente sull’insegnamento di nozioni dottrinali, ma deve mirare a favorire una comprensione profonda dei misteri della fede, oltre a dare proprio una conoscenza storica sui fatti relativi a Gesù e al cristianesimo.
Si parla della Bibbia, si distinguono Antico e Nuovo Testamento e si cerca di introdurre i bambini nell’ambito della fede cattolica attraverso la narrazione e la spiegazione oltre che con l’esperienza della messa domenicale.
Le famiglie molto spesso sono invitate a collaborare, essendo le principali addette alla formazione cristiana dei figli.
Una buona formazione religiosa può gettare le basi per un incontro con il Signore impostato bene, altrimenti può anche rivelarsi fuorviante e allontanare il bambino dalla fede, quantomeno per il momento.