Come è nata e come è cresciuta nel corso dei secoli la Compagnia di Gesù, l’importante ordine religioso fondato da Sant’Ignazio di Loyola.
La lunga storia della Compagnia di Gesù si snoda attraverso i secoli a partire dal ‘500 quando è nata dall’intuizione di Sant’Ignazio di Loyola.
Il Santo spagnolo, prima cavaliere, poi convertito, fonda un ordine che si sviluppa nel corso del tempo fino ad arrivare oggi a contare circa 16.000 gesuiti distribuiti in 100 Paesi del mondo.
I primi però erano una decina, compagni di Ignazio, che nel 1540 decide di istituire una Compagnia con l’obiettivo di aiutare le persone a trovare Dio nella propria vita e in ogni cosa, in una riconciliazione con Lui, con se stessi e con gli altri.
L’attività missionaria è una caratteristica peculiare dello spirito ignaziano e della Compagnia. Nasce in difesa dell’ortodossia cattolica contro le eresie, in particolare quella protestante che in quel periodo si stava diffondendo.
La predicazione e l’amministrazione dei sacramenti sono due tratti distintivi della vita dei gesuiti, insieme ad una forte carica introspettiva che attraverso la meditazione e la contemplazione formano la persona e danno nuovo slancio alla vita spirituale.
Il concetto di discernimento come elemento chiave nella vita spirituale e pratica è importante e posto alla base del sentire e pensare di stampo ignaziano.
Lo riprende anche Papa Francesco, anche lui della Compagnia di Gesù e primo Papa gesuita della storia.
Le varie tappe della storia della Compagnia di Gesù
I primi compagni di Ignazio alla nascita della Compagnia di Gesù sono Francesco Saverio e Pierre Favre. Entrambi molto diversi, il primo un nobile spagnolo, il secondo un contadino francese.
Tra i precetti dei gesuiti ci sono i voti di povertà e carità e l’assoluta obbedienza al Papa. Molta importanza è data anche alla cura delle anime attraverso il sacramento della confessione.
Anche la missione educativa è centrale nell’attività dei gesuiti. Fin dall’inizio furono istituiti case e Collegi per la formazione strutturati secondo piani di studi articolati e approfonditi.
La disciplina praticata dai gesuiti ha la fama di essere ferrea e rigorosa ed è stata codificata in 400 regole del “Ratio atque institutio studiorum societatis Iesu“.
Nel 1539 la Societas Iesu viene approvata ufficialmente dall’allora Papa Paolo III e prevedeva un limite di 60 membri.
Nel 1943 Ignazio fonda a Roma la Casa di Santa Marta per il recupero delle prostitute e sorgono anche centri per l’aiuto ai bambini di strada.
Successivamente, nel 1548 furono approvati gli Esercizi spirituali, testo scritto da Ignazio fondamentale elemento del carisma ignaziano, con cui attraverso meditazione e preghiera si progredisce nella vita spirituale conoscendo se stessi con disciplina.
I gesuiti si diffusero in vari Paesi europei e parteciparono al Concilio di Trento. Ignazio fonda anche il Collegio Romano che nel corso dei secoli divenne la Pontificia Università Gregoriana.
Forte è l’attività missionaria operata dai gesuiti in Amaerica latina e annovera tra i suoi santi personalità come San Luigi Gonzaga, San Pietro Clavier.
Tra il 1580 e il 1620 i gesuiti arrivano ad essere già 13.100. Affinano il metodo di studio e hanno relazioni con Galileo difendendolo nel processo in cui era coinvolto.
Affrontarono la disputa teologica con i giansenisti e sfornarono altri santi operanti tra le loro fila. Poi nel 1773 la Compagnia di Gesù fu soppressa a causa dell’opposizione a illuminismo e giansenismo su impulso delle corti borboniche sopravvivendo solo in Prussia e Russia.
Ricostituita nel 1814 e ridotta a 600 membri prende nuovo slancio e prosegue la sua crescita. Nel Novecento si ricorda la presenza tra i gesuiti del car. Carlo Maria Martini, arcivescovo di Milano, tra le figure di spicco.
Negli anni del dopo Concilio Vaticano II è stata operata una revisione come aggiornamento degli scritti di Ignazio con la costituzione di 16 decreti che dettano i fondamenti della vita della Compagnia.