In occasione della prossima Giornata Mondiale della Gioventù che si svolgerà a Lisbona, ecco chi sono i Papaboys, i ragazzi del Papa.
Vengono definiti Papaboys, sono letteralmente i ragazzi del Papa. Perchè si chiamano così e chi sono? Scopriamo da cosa è nata questa definizione.
Tecnicamente la parola Papaboys è un neologismo che indica i giovani che partecipano alle manifestazioni pubbliche organizzate dal Papa, in particolare alla Giornata Mondiale della Gioventù, che quest’anno si svolge a Lisbona dall’1 al 6 agosto prossimo.
Chiamata anche GMG, la manifestazione è stata ideata da San Giovanni Paolo II nel 1985 per coinvolgere i giovani nella promozione di una vita cristiana autentica con Gesù al centro.
Si svolge circa ogni tre anni sempre in un luogo diverso del mondo. La prima edizione si svolse a Roma nel 1986. Poi nel 1987 fu la volta di Buenos Aires, nel 1989 la GMG fu a Santiago de Compostela e nel 1991 a Czestochowa.
Seguirono le edizioni di Denver (1993), Manila (1995), Parigi (1997) e il grande incontro rimasto storico della GMG a Roma nel 2000, evento centrale dell’anno giubilare.
In quell’occasione sono stati oltre 2 milioni i giovani provanienti da tutto il mondo. Si tratta di un grande incontro di preghiera e di riflessione e i ragazzi che vi partecipano sono appunto quelli definiti Papaboys.
Caratteristiche dei Papaboys
Sono generalmente i giovani che frequentano le parrocchie, quelli che fanno parte dei movimenti cattolici a essere chiamati Papaboys.
L’espressione è stata coniata all’inizio, quando la figura di Giovanni Paolo II ha avuto un ruolo di grande traino e coinvolgimento.
Si propone un’alternativa al conformarsi alla mentalità del mondo, il compito principale dei Papaboys è quello di annunciare la Parola di Dio a tutto il mondo.
Lasciare che Cristo entri completamente nella propria vita, testimoniare la fede in Gesù Risorto, traendo nutrimento dalla preghiera e da Gesù Eucarestia.
I Papaboys si riuniscono in questi mega-raduni che hanno tante caratteristiche dei grandi concerti rock. Il grande numero di partecipanti, la provenienza dai Paesi di tutto il mondo, l’atmosfera festosa e gioiosa con tutta la vitalità sprizzante dalla gioventù sono gli elementi peculiari di questi incontri.
Ogni edizione ha un tema che fa da filo conduttore alla riflessione e quello della GMG che si svolgerà tra pochi giorni è “Maria si alzò e andò in fretta” tratto dal brano del Vangelo di Luca 1, 39.
San Giovanni Paolo II ha spinto ed esortato i giovani a ricercare non i valori cristiani, ma Cristo, il rapporto con lui, una sequela vera e autentica che trasforma la vita e da cui scaturisce ogni bene.
“Se sarete quello che dovete essere, metterete a fuoco tutto il mondo” sono parole del Santo Padre dette ai giovani che rimangono storiche e indelebili.
Li chiamava “sentinelle del mattino” e li esortava ad essere questo per il mondo. I Papi successivi, Benedetto XVI e Papa Francesco hanno proseguito e proseguono a guidare questa manifestazione così bella e significativa che può rappresentare davvero un forte impulso e un’occasione importante per i ragazzi per crescere nella fede e formare il loro cuore.
Nel corso del viaggio che intraprenderà in occasione della GMG Papa Francesco ques’anno farà tappa anche a Fatima con il preciso intento di pregare per la pace circa il conflitto russo – ucraino.