Emergono i dati di un’indagine voluta da Papa Francesco su Chiesa e famiglia per fare un punto sullo stato attuale alla luce della Dottrina sociale della Chiesa.
È un’indagine mondiale senza precedenti quella promossa da Papa Francesco che ha visto al collaborazione di 30 università nel mondo.
Il tema è la cooperazione tra le università cattoliche e la pastorale della Chiesa sui temi della famiglia. Il Pontefice ha posto questo argomento al centro dell’anno Famiglia Amoris laetitia nel 2022.
L’intento è stato quello di analizzare se le proposte pastorali sono in conformità con i concreti bisogni delle famiglie.
I modelli comportamentali sono spesso molto diversi da quelli proposti dalle catechesi. Per far fronte alle fragilità, alle cadute, agli errori, si è voluto stabilire un progetto chiamato Patto Globale sulla Famiglia (Family Global Compact).
Le università hanno confrontato studi, valutato esperienze, verificato che ciò che viene promulgato a livello accademico trova riscontro pratico nelle proposte della Chiesa.
Il progetto è stato promosso dal Dicastero laici, famiglia e vita e dalla Pontifica Accademia di scienze sociali. Ha collaborato anche il Centro Internazionale Studi Famiglia (Cisf) e i risultati dell’indagine sono stati pubblicati su un cosiddetto quaderno e diffusi in 3 lingue, italiano, inglese e spagnolo.
I risultati del Patto Globale sulla Famiglia
Inizialmente sono state individuate 373 università e sulla base di un questionario a cui hanno risposto in 100 si è passati a selezionare prima 73 atenei per poi arrivare attraverso ulteriori questionari a 30.
È emersa la presenza di una destrutturazione dei legami familiari, così come la mancanza di un significato condiviso del concetto di famiglia.
Viene meno la stabilità familiare e c’è una netta rinuncia all’apertura alla vita. La famiglia è in crisi d’identità e così anche il valore della vita nascente.
I temi affrontati sono stati rilevati partendo dal capitolo 2 di Amoris laetitia, indagando le relazioni familiari intese come rapporti di coppia, matrimonio e rapporti tra generazioni.
Poi le sfide di tipo etico del nostro tempo e quindi ciò che riguarda aborto, fecondazione assistita e eutanasia, cosiddette nuove forme di unione.
È stato dato spazio anche alle politiche familiari per quanto riguarda il tema della povertà e dell’esclusione sociale. Sono state indagate le forme di associazionismo e le reti sociali che affiancano la famiglia.
L’ambito valoriale, inteso per quanto concerne la rilevanza sociale che ha il matrimonio, le relazioni e l’individualismo è stato pure ampiamente analizzato.
Se ne è dedotto che per superare la scarsa rilevanza sociale che assume il matrimonio oggi, sia dal punto di vista sociale che sacramentale, è importante puntare sulla formazione e l’educazione.
Bisogna trasmettere il valore dell’impegno coniugale così come della maternità e della paternità. Alla base deve porsi un più generale ripensamento dei valori e di ciò che si considera virtù per poter arrivare ad un cambiamento.
Questi temi sono inseriti ovviamente anche nell’ambito dei principali temi trattati nel Sinodo di cui la Cei ha fornito le linee guida per quella che sarà la fase sapienziale del cammino per il periodo 2023-2024.