L’Agenzia per la cybersicurezza lancia l’allarme: ci sono hacker russi che attaccano le banche, ne hanno già colpite 5 italiane.
I siti di alcune banche italiane sono stati attaccati. A mettere in allerta è l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale che ha tempestivamente informato gli istituti di credito interessati per poi passare ad intervenire per contenere gli effetti causati.
Sono stati hacker russi e le banche italiane che si sono trovate coinvolte e colpite sono cinque. Si tratta di Monte dei Paschi di Siena, Bper, Banca Popolare di Sondrio, Chebanca e Fineco.
Quattro delle banche interessate hanno registrato un disservizio temporaneo: gli utenti esterni non hanno potuto raggiungerle per un breve periodo di tempo.
Non si è trattato di danni ingenti, ma resta l’allerta per un attacco che ovviamente può sempre risultare pericoloso.
Tecnicamente questi attacchi vengono chiamati di tipo Ddos (Distribuited denial of service) e vengono realizzati con l’invio di una mole considerevole di richieste al sito web oggetto dell’attacco.
Di conseguenza il sito non è nelle condizioni di poter gestire le richieste inoltrate e quindi non può funzionare nel modo corretto.
L’attacco degli hacker russi è stato da loro rivendicato in un canale Telegram in cui veniva dichiarato come risposta alle “russofobe autorità italiane“, questa la definizione data.
È stato fatto riferimento all’incontro del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden in cui la premier ha ribadito il sostegno all’Ucraina.
L’Agenzia di cybersicurezza nazionale svolge il ruolo di monitoraggio e specifica di farlo con la massima attenzione. Sono soprattutto i siti istituzionali ad essere oggetto di maggior controllo, quelli che potrebbero essere gli obiettivi più colpiti.
Siti di ministeri, organi costituzionali, agenzie, autorità, e anche quelli di tutti gli enti che lavorano nella gestionei di beni essenziali per la collettività, tra cui rientrano le banche.
Le attività di monitoraggio si svolgono quotidianamente, l’Agenzia è dotata del Csirt, il Computer security incident response team-Italia, che ultimamente ha riscontrato questi interventi di Distribueted denial of service.
L’integrità dei sistemi di informazione degli istituti attaccati non sono comunque risultati danneggiati. È solo un piccolo fenomeno dimostrativo di piccolissima portata che non ha generato conseguenze importanti.
L’unico avvertimento da parte dell’Agenzia è di mantenere alto il livello di allerta e aumentare le misure di protezione relative ai Ddos. È opportuno che gli enti istituzionali segnalino tempestivamente attacchi sospetti.
Nel frattempo sul fronte del conflitto russo -ucraino è proseguita la missione di pace portata avanti dal card. Matteo Zuppi per conto del Papa, e dopo gli incontri con il presidente ucraino, le autorità russe e il patriarca Kirill, l’arcivescovo di Bologna è stato anche a Washington per un confronto.