L’importanza del riposo data anche sotto forma di comandamento, il terzo: servono momenti rigeneranti nei quali Dio è sempre presente.
Nel periodo estivo molto rilievo viene dato alla vacanza, tempo di riposo e rigenerazione dopo un anno lavorativo e di vita pieno di attività.
Il riposo è essenziale per l’uomo: quello notturno è necessario, non si può vivere senza dormire e quindi riposare, è un bisogno del corpo.
Anche uno stacco dalla fatica del lavoro e dalla routine con il suo carico di stress è molto importante per il benessere psico-fisico di ognuno.
Dio che ci ama e pensa al nostro bene ha infatti dedicato un giorno al riposo. Nella narrazione della Creazioni, in Genesi, troviamo che anche Dio l’ultimo giorno si riposò.
A sottolineare ulteriormente l’importanza di fermarsi dall’andamento della quotidianità, di porre stacco dalla vita di tutti i giorni ha dato anche un comandamento, il terzo: “Ricordati di santificare le feste“.
Lo si conosce per lo più in questa espressione sintetizzata, ma in Esodo 20 , 8-10 il testo completo riporta: “Ricordati del giorno di sabato per santificarlo: sei giorni faticherai e farai ogni tuo lavoro; ma il settimo giorno è il sabato in onore del Signore, tuo Dio: non farai alcun lavoro“.
Presi così tanto dalla frenesia del fare per molti non è affatto facile e automatico vivere il riposo. Se da una parte c’è chi vorrebbe una vita in costante e totale non far niente, c’è chi non riesce a staccare.
Si pone anche una relazione con il tempo e soprattutto un allentamento del controllo sulle cose. Lasciar andare, anche abbandonarsi: il riposo può essere un ottimo esercizio di abbandono.
Per essere vero riposo, davvero profondamente ritemprante e benefico bisogna lasciar entrare Dio. Riposare come ha fatto Dio, dal lavoro della creazione, e soprattutto con Dio.
In fin dei conti oltre che dagli impegni e dalle faccende pratiche è uno stacco da noi stessi, dalla propria attitudine al dominio degli eventi, delle situazioni, dal fare.
Riposarsi riequilibra, distrarre il pensiero da ciò che suscita sforzo serve a orientarsi verso ciò che conta davvero. E il riposo visto in relazione a Dio è dove si trova la pace.
Il salmo che riporta la frase “Solo in Dio riposa l’anima mia“, indica proprio la possibilità di trovare in Lui la vera pace e il vero benessere.
Riposare non vuol dire un appiattimento del pensiero e non è neanche accidia o inerzia. È lasciare le occupazioni pratiche per orientare la vita anche spirituale ad una rigenerazione.
Dio ci ricrea, ci dona nuove forze ed energie proprio quando riposando ci apriamo a Lui: arriva anche questo come un dono di grazia.
Anche i viaggi in posti ricchi di bellezze naturali e artistiche sono un modo che può essere molto proficuo per riposare pienamente.