La figura di San Pietro Giuliano Eymard, apostolo dell’Eucarestia, mostra la vera strada per salvare i poveri, quella che è la missione della Chiesa.
Aiutare i poveri non è solo questione economica: la Chiesa non è un ente filantropico, ma la sua missione è annunciare Gesù, portarlo agli altri. Solo così i poveri possono essere davvero salvati.
In questo è di grande esempio la figura di San Pietro Giuliano Eymard, sacerdote del XIX secolo che seppe unire teologia, devozione eucaristica e apostolato verso i bisognosi.
Nato a La Mure d’Isère nei pressi di Grenoble nel 1811 diventa sacerdote ed entra nella nascente Congregazione dei Padri Maristi a Lione.
In seguito la sua personale esperienza di devozione lo porta a ideare un grande progetto. Fonda la Congregazione del Santissimo Sacramento e diventa un apostolo dell’Eucarestia.
La devozione eucaristica è al centro della sua vita e della sua attività in aiuto dei poveri. Il suo apostolato infatti si estende alla cura e all’assistenza delle persone in situazioni di bisogno.
San Pietro Giuliano Eymard andava nelle periferie delle città francesi tra cui anche Parigi e si occupava di chi era in difficoltà, anche sacerdoti.
Gesù Eucarestia illumina e cura
All’aiuto materiale accostava la contemplazione come vera via di salvezza. Non è solo il cibo materiale di cui si ha bisogno, ma soprattutto quello spirituale.
Nell’Eucarestia Gesù si va vivo e presente. La sua reale presenza, per il mistero chiamato della transustanziazione, in corpo, sangue, anima e divinità, è l’incontro più importante che si possa fare, quello che più può colmare le povertà, tutte.
Caposaldo del suo carisma, che lo porta a fondare anche le Ancelle del Santissimo Sacramento, è l’unione di teologia e devozione eucaristica da cui scaturisce poi anche l’aiuto pratico.
Anche per quanto riguarda la formazione dei laici e l’iniziazione degli adulti Gesù Eucarestia ha il posto centrale, la pone sempre all’apice della predicazione.
Lasciarsi guidare da Gesù nascosto nell’ostia, adorarlo e contemplarlo, stare con lui semplicemente, di fronte a lui, alla sua presenza, ha un potere trasformante.
Agisce con la sua grazia e cambia il cuore, dona la pace e il ristoro dalle fatiche. Questo santo ha sperimentato e mostrato agli altri la fecondità dell’adorazione eucaristica come strumento salvifico e vero sostegno.
Fu ispiratore di Congressi eucaristici e affermava: “È necessario far sì che Gesù Eucaristico esca dal suo eremo affinché si ponga di nuovo a capo della società cristiana che occorre dirigere e salvare. È necessario costruirgli un palazzo, un trono, attorniarlo di una corte di fedeli servitori, di una famiglia di amici, di un popolo di adoratori“.
Morto nel 1868 e diventato santo nel 1965, San Pietro Giuliano Eymard è definito nel martirologio romano “apostolo dell’Eucarestia”.