La Chiesa in India sta con gli agricoltori che in grandi difficoltà hanno dovuto mettere in atto proteste contro il governo.
Lo sfruttamento degli agricoltori indiani, protrattosi per troppo tempo ha visto adesso la messa in atto di varie proteste pubbliche e la Chiesa, nelle persone dei vescovi sono vicini a loro.
L’India vive un forte arretramento del settore agricolo che si trova in forte sofferenza. Questo è dovuto ad una situazione di sfruttamento da parte del governo nazionale e anche di quello dello Stato meridionale del Kerala.
Le tasse imposte agli agricoltori, gli attacchi di animali selvatici per cui nessun provvedimento è stato preso, i prezzi dei prodotti agricoli sul mercato che non accennano ad essere abbassati causano una fortissima crisi a tutto il settore che ha deciso di reagire.
Sono stati organizzati scioperi e manifestazioni di protesta, a cui si sono affiancati, organizzandone di propri anche i vescovi.
Il Consiglio dei vescovi cattolici del Kerala infatti vuole essere al fianco degli agricoltori e sostenerli mettendoci la faccia.
Il Consiglio dei vescovi rappresenta la Conferenza episcopale congiunta dei vari riti che sono attivi nella zona.
La Giornata del tradimento dei contadini
Significativo è anche il nome che è stato dato alla prossima protesta organizzata per il 17 agosto: si chiamerà Giornata del tradimento dei contadini.
È stata scelta una data simbolica che è il giorno di inizio del tradizionale festival che da il via alla nuova stagione dei lavori agricoli.
Con una posizione di dura e netta critica verso il governo i vescovi indiani si schierano e denunciano l’aumento vertiginoso dei prezzi che invece di diminuire è cresciuto ulteriormente nelle ultime settimane.
Si pronunciano anche su altri provvedimenti che reputano incoerenti e dannosi come quelli che hanno consentito la consumazione di un quantitativo maggiore di alcool.
Fa parte di una politica di commercializzazione che però è distruttiva, mentre il settore agricolo non solo non è aiutato ma è messo alle strette.
Monsignor Remigiose Incananiyil ha voluto, come segno di sostegno agli agricoltori, mettere a disposizione la Chiesa per la partecipazione alle proteste.
Intanto il prezzo della gomma al chilo è cresciuto e arrivato a 300 rupie che è l’equivalente di oltre 3 euro.
Già nel 2017 il Consiglio dei vescovi cattolici di Tamil Nadu ha sostenuto le proteste dei lavoratori indiani presso il Parlamento a New Delhi, e adesso lo fa nuovamente: la Chiesa sta con i poveri e i sofferenti.
Il settore agricolo non vive tempi d’oro neanche in Italia, a causa dei cambiamenti climatici che creano danni alla produzione e mettono a serio rischio le prospettive per il futuro.
