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Chiesa Cattolica e Vaticano

Chi era Leon Battista Alberti

Erudito, oltre ad essere filosofo e letterato, Leona Battista Alberti è una figura eclettica che ha lasciato il segno anche come architetto, pittore e poeta. 

Lo si ricorda principalmente come un umanista che ha influenzato il XV secolo : Leon Battista Alberti si è distinto in molti ambiti.

Leon Battista Alberti – Facebook -riscossacristiana.it

Lo si ricorda come letterato, poeta e filosofo, linguista, ma anche come matematico e architetto, interessandosi anche di musica e di crittografia.

Sicuramente una delle figure più poliedrice del Rinascimento. Nacque a Genova nel 1404: era figlio di Lorenzo Alberti, rampollo di una ricca famiglia di mercanti che per motivi politici erano stati banditi dalla città.

Sua madre era Bianca Fieschi appartenente ad una nobile famiglie genovese. Leon Battista studiò a Venezia e a Padova, in seguito a Bologna.

Fin da ragazzo l’attività letteraria era in cima ai suoi interessi. Scrisse una commedia in latino e anche un romanzo mitologico già negli annin giovanili.

Successivamente dopo la morte del padre e vari problemi economici ed ereditari, si concentrò sugli studi scientifici approfondendo astronomia e matematica.

A Bologna studia anche teologia e diritto canonico e nel 1431 si trasferisce a Roma e diventa segretario del patriarca di Guado. Nell’ambiente di curia svolge ruoli da letterato scrivendo anche brevi testi apostolici.

L’arte e lo stile di Leon Battista Alberti

Nei libri De Familia in lingua volgare tratta del matrimonio, dell’educazione dei figli, delle relazioni sociali che una famiglia intrattiene per mantenere un ruolo pubblico, e si occupa anche di questioni economiche.

De aedificatoria – Facebook – riscossacristiana.it

Il pensiero rinascimentale, secondo cui l’uomo è artefice del proprio destino e che la ragione, la volontà e l’azione siano virtù a cui l’uomo deve aspirare sono presenti in lui in modo distintivo.

Leon Battista Alberti vive in molte città tra cui anche Firenze e Ferrara, lavorando sempre alla corte papale. A Firenze compone il De pictura scritto prima in latino e poi tradotto in lingua volgare.

Viene influenzato dalla cultura fiorentina e cerca di inserirsi nel panorama artistico della città. L’arte in quest’opera non è intesa solo da un punto di vista manualistico, ma come analisi intellettuale e culturale.

Nonostante componesse le sue opere prevalentemente in latino era un forte sostenitore dell’uso del volgare. Si ricorda in ambito linguistico il Certame coronario, una sfida poetica con argomento l’amicizia.

A Roma si interessa di architettura e e scrive il De aedificatoria un trattato che ha molto rilievo nella cultura umanistica.

Anche a Firenze, così come a Ferrara, a Rimini, a Mantova, svolge un ‘attività di architetto e progetta diverse opere rimaste preziosi tesori di bellezza.

Aveva un interesse spiccato per la ricerca. Voleva individuare le regole sia teoriche che pratiche ed è considerato il fondatore dell’architettura rinascimentale insieme al Brunelleschi.

Tra le innumerevoli opere del Rinascimento si ricordano le cupole, che vogliono rappresentare il modo in cui l’uomo si avvicina al Cielo.

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Quest’uomo grande ed eclettico muore il 25 aprile 1472 a Roma e rimane nella storia per gli elementi innovativi che ha apportato a tutte le discipline di cui si è interessato. Resta come un modello anche attraverso i secoli.

Romana Cordova

Laureata in Lettere moderne, specializzata come docente di lingua italiana a stranieri, amo scrivere con una passione in particolare per il lifestyle, la cucina e l'ambito dell'informazione religiosa. Autrice di "Il cibo e i Santi - 40 ricette 40 Santi" (Berica Editrice), un libro che attraverso la ricerca storica coniuga questi interessi e coautrice in "La preghiera salverà il mondo" (Berica Editrice), mi interessa approfondire questi e altri settori della vita e della cultura.

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