Un grande miracolo di Gesù e la fede dei discepoli: la liturgia del 12 agosto mostra il Signore nostro Dio che salva e la fede in lui.
La liturgia di sabato 12 agosto presenta la lettura dal Libro del Deuteronomio 6, 4-13 quando Mosè parlò al popolo e gli disse : “Il Signore è il nostro Dio, unico è il Signore“.
Prosegue dando un insegnamento da scolpire nel cuore: “Tu amerai il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze“.
Dopo questo il Vangelo riporta il brano di Matteo 14, 14-20 in cui Gesù compie un miracolo di esorcismo. Scaccia infatti il demonio che possedeva un ragazzo considerato epilettico e il giovane fu liberato all’istante.
Basta solo che Gesù minacci lo spirito maligno e la sua potenza libera e guarisce. I discepoli al vedere il compiersi di questo atto chiedono al Maestro perché loro non sono riusciti a scacciarlo.
La risposta di Gesù è semplice e concreta: “Per la vostra poca fede“. E aggiunge qualcosa di estremamente importante: “In verità io vi dico: se avete fede pari a un granello di senape, direte a questo monte “spostati da qui a lì” ed esso si sposterà e nullavi sarà impossibile“.
Basta solo un granello di fede
La fede come un granello di senape è una metafora molto esplicativa di quanto poco in effetti serva, ma con quanta forza e autenticità.
La poca fede che è un atteggiamento comune a tutti o quantomeno alla maggior parte dei credenti è collegata alla mancanza di fiducia.
Fede e fiducia vanno di pari passo. Molto spesso si prega ma senza la vera convinzione che Dio può operare la grazia richiesta.
Non si sente nel cuore davvero e in profondità l’amore del Padre. Si prega lasciando lo sguardo chino su noi stessi, sul problema, con una visione certamente ristretta e un’apertura del cuore che non è totale.
A commento di questo brano evangelico, della forza della fede che può smuovere le montagne, come ha detto Gesù, Papa Francesco tempo fa ha raccontato una storia che dimostra la potenza della preghiera fatta con grande fede.
A Buenos Aires una bambina era grave in ospedale e i medici avevano detto al padre che non avrebbe superato la notte.
Allora l’uomo ha preso il bus ed è andato a 70 Km di distanza in un santuario per pregare la Madonna. Una supplica in un momento di estremo dolore, che fece aggrappato al cancello, perché era notte e il santuario era chiuso.
Passò tutto il tempo pregando con tutta la forza della sua fede, gridando a Dio il suo dolore, affidandolo nelle mani del Padre e in quelle materne di Maria.
Quando la mattina tornò in ospedale e trovò la moglie che piangeva pensò subito che la bambina fosse morta, ma invece era avvenuto il miracolo che aveva richiesto: la bimba stava bene.
Neanche i medici capivano come poteva essere accaduto, ma la bambina era istantaneamente guarita. I miracoli avvengono, il Signore riveste continuamente la nostra vita di grazie, ordinarie e straordinarie. Con la fede in lui tutto è possibile.