Come un presagio che poi trova riscontro nella realtà: una ragazza prevede la sua morte che poi difatti avviene. In lei una grande fede.
La storia di Marianna Boccolini, una bella e giovanissima ragazza che si è conclusa tragicamente nel 2010 non cessa di essere spunto di riflessione e soprattutto di indirizzare alla fede in Gesù.
La ragazza nella sua giovane vita, nasce infatti il 7 maggio 1992 a Narni (TR) è segnata da vari avvenimenti nei quali si esprime la sua fede.
Viene battezzata, ma i genitori non sono cattolici praticanti e lei approfondisce la fede personalmente. L’infanzia è segnata dal dolore per la separazione dei suoi, che però affronta con molta forza.
Nel suo diario è certa dell’amore dei suoi genitori per lei anche se non formano più una famiglia. Ama scrivere i suoi pensieri e per questo si sanno molte cose della sua personalità e della sua spiritualità.
Fin da bambina sviluppa una grande maturità, accoglie la sorellina che nasce dalla nuova unione che intraprende sua mamma e svolge una vita semplice e comune, ma animata da una fede che si approfondisce sempre di più.
La fede e il presagio della morte
È soprendente cosa scrive a soli 14 anni e che fa comprendere quanto sia stata profonda e intuitiva. Scrive infatti a quell’età: “la libertà vera si conquista esclusivamente rispettando le leggi dell’amore testimoniato da Cristo“.
Non solo questo pensiero dottrinalmente accurato e vero, ma riflette anche sui comandamenti divini che “regolano l’esercizio della libertà e sono strumenti di liberazione”.
Meditazione di una saggezza e segno di una spiritualità così piena che stupiscono se rapportati all’età adolescenziale.
Piena di talenti e di passioni, legge, dipinge, disegna e si concentra in particolare su soggetti a tema religioso. Sogn adi fare la giornalista, l’insegnante o il medico.
Desidera la pace e l’amore fraterno nel mondo ed è attenta ai bisogni degli altri. Sarà fondamentale il ruolo che rivestirà nella conversione di un amico.
Conosce infatti un ragazzo albanese con un carattere complicato, uno che viene considerato un bullo. Marianna lo invita ad uno spettacolo teatrale e in seguito, il ragazzo rimane colpito dalla sua fede tanto che avviene una trasformazione in lui, una conversione e arriva a chiedere il Battesimo, che non aveva.
Un giorno, senza nessun motivo in particolare Marianna dice alla mamma :”Che cosa faresti sei io morissi?” . La madre sconvolta alla sola idea le dice che vorrebbe morire di conseguenza, ma lei la ammonisce.
“No, mamma, tu devi vivere, poi staremo sempre insieme“, è così che le dice Marianna. Preannuncia in qualche modo un evento che da lì a poco si compirà.
Il 18 agosto 2010 ha un incidente d’auto con quattro amici di ritorno a casa da una gara di go-kart e muore, ma il suo corpo viene seppur con difficoltà estratto dalla macchina in fiamme.
Dopo la sua morte anche la madre ha avuto una forte conversione e sono diverse le persone che hanno pregato Marianna di intercedere per loro presso Dio.
Sembra che siano arrivati dei miracoli. Nascite prodigiose avvenute dopo averla pregata e capitate nel giorno del suo compleanno.
Ma anche la guarigione di un anziano paraplegico con coincidenze che lasciano interdetti. L’uomo ad esempio, guarito dopo aver pregato Marianna, era ricoverato nella stanza numero 8 al letto numero 18, le cifre della data di morte della ragazza.
Sono stati scritti inoltre alcuni libri su di lei e sulla sua storia e Marianna Boccolini è sempre più conosciuta, ammirata e pregata.