Cade il 15 agosto ed è la ricorrenza cattolica più importante del periodo: la festa dell’Assunta celebra un importante dogma mariano.
Proprio nel pieno dell’estate, nell’ultimo mese della stagione, il 15 agosto, ricorre la festività di Maria Assunta in Cielo.
Ad istituire come dogma di fede l’Asssunzione della Vergine Maria in Cielo in anima e corpo è stato Papa Pio XII nel 1950.
Nello stesso giorno anche le chiese ortodosse celebrano lo stesso dogma con il nome di Dormizione della Vergine Maria.
Il dogma è stato stabilito nella Costituzione apostolica Munificentissimus Deus, in cui si proclama ufficialmente che la Beata Vergine Maria a conclusione della sua vita terrena è stata assunta in Cielo in anima e corpo.
Preservata così dalla morte e della decomposizione, Maria, che è la Madre di Dio, non ha conosciuto la corruzione del corpo.
Così come è stata creata Immacolata, cioè priva del peccato originale, lei che ha portato nel suo grembo verginale il Figlio di Dio non poteva che essere glorificata.
La differenza, molto sottile, tra il significato cattolico di Assunzione in Cielo e quello ortodosso di Dormizione sta nel fatto che l’Assunzione non implica necessariamente la morte, ma al tempo stesso non la esclude, mentre nella Dormizione si pensa ad un addormentamento in cui poi Maria è stata portata in Cielo non solo nell’anima, ma anche nella materia.
L’Assunzione di Maria è considerata come un’anticipazione della Resurrezione della carne, che per ogni uomo avverrà alla fine dei tempi quando ci sarà il Giudizio universale.
Per quanto riguarda le fonti che hanno portato poi all’elaborazione del dogma, si riscontra come primo scritto ritenuto attendibile quello di San Gregorio di Tours datato tra il 538 e il 594.
Lo storico e agiografo scrive che: “Quando la Beata Vergine, avendo completato il corso della sua esistenza terrena, stava per essere chiamata da questo mondo, tutti gli apostoli, provenienti dalle loro differenti regioni, si riunirono nella sua casa. Quando sentirono che ella stava per lasciare il mondo vegliarono insieme con lei.”
A questo racconto che riporta la scena degli ultimi momenti della vita di Maria su questa terra si aggiunge il dettaglio più importante: “Ma ecco che il Signore Gesù venne con i suoi angeli e presa la sua anima la consegnò all’arcangelo Michele e si allontanò“.
Ma oltre a prendere l’anima ci fu di più. “All’alba gli apostoli sollevarono il suo corpo su un giaciglio, lo deposero su un sepolcro e lo custodirono, in attesa della venuta del Signore. Ed ecco che per la seconda volta il Signore si presentò a loro, ordinò che il sacro corpo fosse preso e portato in Paradiso.”
Allo stesso modo in cui la sua anima era stata risparmiata dalla corruzione del peccato, concepita immacolata, così anche il suo corpo era necessario che fosse risparmiato dalla corruzione del disfacimento e della decomposizione.
Colei che era stata la Madre del Salvatore è entrata nel Regno dei Cieli con il suo corpo avvolta nella gloria.
Curiosamente possiamo dire che la Madonna è entrata anche nello spazio, anche se si tratta di un’osservazione di ben altra portata, non teologica, ma solo riguardante dei fatti puramente umani, ma significativi.