Sesso prima del matrimonio, cosa dobbiamo sapere

La posizione ufficiale della Chiesa sul sesso prima del matrimonio è controcorrente, ma è fatta per il bene della persona.

Appare politicamente scorretta, sicuramente controccorrente, ma quanti conoscono davvero la posizione ufficiale della Chiesa riguardo la sessualità vissuta prima del matrimonio?

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Sesso prima del matrimonio o castità – Adobestock – riscossacristiana.it

Sono molti i luoghi comuni che circolano, le leggende metropolitane per cui la sessualità va vissuta liberamente sempre, come e quando va, e quando si parla di castità prematrimoniale la visione cristiana finisce nell’ambito del bigottismo o come qualcosa di ormai sorpassato.

La Chiesa insegna a vivere secondo principi che mirano al bene della persona. Si tratta di un bene profondo, il vero bene, che va al di là di una concezione di piacere o di benessere momentaneo e non riguarda neanche il cambiare degli usi nelle varie epoche.

Proprio per questo quando afferma che i rapporti sessuali sono giusti solo all’interno del matrimonio e che prima bisogna vivere la cosiddetta castità prematrimoniale l’obiettivo non è una svalutazione della sessualità, ma, al contrario, la visione di una sessualità da vivere in pienezza. 

Nel pensiero comune c’è molta confusione sul tema. C’è di mezzo l’ipocrisia borghese spazzata via con la liberazione sessuale dei movimenti femministi che nei decenni passati si sono battuti per una trasformazione del comportamento delle donne.

La castità prematrimoniale tra moralismo borghese e pensiero cristiano

Fino ad alcuni decenni fa la castità prematrimoniale era permeata di moralismo di stampo borghese, una cultura che peraltro considerava il matrimonio niente più che un contratto, ammantato forse da elementi provenienti dal pensiero cattolico, ma abbastanza distorti.

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Matrimonio cristiano – Adobestock- riscossacristiana.it

Si parlava di “brave ragazze” che non hanno rapporti prima del matrimonio, con un disinteresse peraltro verso la castità maschile.

Era considerata una strategia per “tenersi stretto” l’uomo che non avrebbe avuto tutto subito e questo avrebbe aumentato il suo desiderio e il suo interesse per la donna da sposare.

Alla base della castità prematrimoniale invece non ci sono questi calcoli e non c’è niente di moralistico. L’astensione dai rapporti sessuali prima di impegnarsi nel sacramento del matrimonio ha ben altro significato.

Parte innanzitutto dal concetto di matrimonio, e quello cristiano non è un contratto, non è un patto, non riguarda solo i due sposi, ma è un’unione che si stabilisce tra lui lei e Gesù.

Proprio per questo ha carattere di indissolubilità, non si basa esclusivamente sui sentimenti, che possono mutare, ma anche sulla volontà, e l’amore è strettamente connesso alla volontà, non nasce solo dal sentire, ma dal volere.

Il matrimonio con Dio come co-protagonista insieme agli sposi, non può quindi escluderlo anche dalla sfera della sessualità.

I rapporti sessuali tra gli sposi sono considerati un atto sacro e hanno un fine unitivo e procreativo. Ci deve essere un’apertura alla vita legata alla volontà dell’autore della vita stessa, Dio con cui gli sposi sono collaboratori nella creazione di altri esseri umani.

Prima del matrimonio, non essendoci il legame, l’impegno di donazione totale, anche nell’apertura alla vita, che gli sposi scelgono, viene a mancare quindi l’elemento essenziale perché i rapporti sessuali non siano solo ricerca di piacere, personale o di coppia.

I rapporti prematrimoniali anche se in una relazione pur solida, pur sincera, di fatto mettono da parte Dio e si concentrano solo su se stessi.

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Sesso prima del matrimonio o castità – Adobestock – riscossacristiana.it

Si tratta di una visione che certamente può essere compresa appieno solo con la fede. Matrimonio cristiano e castità prematrimoniale infatti sono scelte per chi vuole vivere con Dio al centro, sono scelte per chi letteralmente vuole essere cristiano e cioè seguace di Cristo.

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