Uno studio dulla Sacra Sindone rivela un elemento di grande importanza che desta stupore e conferma nella fede.
Il lenzuolo che la Chiesa venera come la Sacra Sindone, in cui è impressa con il sangue l’immagine corrispondente a Gesù torturato e crocifisso è da sempre oggetto di studio e di approfondimento.
Dalle analisi effettuate e dalle ricostruzioni condotte dagli esperti emergono nuovi elementi che rappresentano una scoperta sorprendente che conferma nella fede i credenti e lascia senza parole gli scettici.
Gli studi sul sacro lino hanno avuto un forte impulso e hanno portato a grandi risultati dal ‘900 in poi, quando con la presenza di strumenti, tecniche più sofisticate e conoscenze scientifiche più progredite si è arrivati a conclusioni che hanno portato la ragione ad unirsi alla fede.
Sicuramente per chi crede la Sacra Sindone è certamente la reliquia più importante che ci possa essere. Pur avvolta nel mistero sono molti gli elementi straordinari che lasciano sbalorditi e vanno a confermare l’identificazione dell’uomo la cui immagine è impressa nel lenzuolo effettivamente con Gesù morto in Croce.
Nuovi studi sono stati fatti per approfondire la conoscenza di questa stupefacente immagine impressa con il sangue e che in tutto appare conforme con il sudario con cui è stato avvolto il Signore dopo la sua morte per la sepoltura.
Oltre ad analisi chimiche e ricostruzioni minuziose sull’anatomia, la storia del tessuto, la corrispondenza con i colpi inferti a Gesù, ci sono ulteriori approfondimenti che portano tutti sempre nella stessa direzione: riconoscere che effettivamente quell’immagine sorprendente è quella del Figlio di Dio morto e risorto per la salvezza dell’umanità.
Con le raffinate tecniche di sovrapposizione della immagini lo studio più recente ha portato ad scoprire una similitudine tra l’immagine dell’uomo della Sindone con quella di Gesù Misericordioso raffigurato nel dipinto fatto sulla base delle descrizioni di Santa Faustina Kowalska.
Venerato in tutto il mondo, il Gesù Misericordioso du dipinto da Padre Eugeniusz Kamirowski su indicazioni dettagliate di Santa Faustina per come le aveva ricevute in visione da Gesù stesso.
Si riscontra quindi una impressionante somiglianza e focalizzando l’attenzione in particolare sui volti si nota una completa convergenza dei punti facciali, cla corrispondenza della parte mediana della sopracciglia così come tutti gli atri tratti, dalla forma del naso agli zigomi alla mascella, al mento e alle labbra.
Questa perfetta corrispondenza non può che suscitare meraviglia e interrogare anche i non credenti. Se si pensa poi che un ulteriore similitudine si riscontra anche nel sudario di Oviedo, conservato nella Camera santa della cattedrale di San Salvador della città spagnola le conferme sono sempre più forti.
Si tratta di un mistero che brilla agli occhi di chi lo guarda con fede e lascia stupefatto anche chi vuole trovarci altri tipi di spiegazione. Di sicuro l’uomo della Sindone non smette di interrogare il cuore e la mente di chi lo osserva.