Santa Monica è la madre di Sant’Agostino, esempio per tutte le mamme che pregano per la conversione dei figli. Si ricorda il 27 agosto.
Donna di esemplare fede cristiana, modello di madre che con tenacia e perseveranza prega per la salvezza dell’anima dei suoi figli, Santa Monica è un modello molto amato e venerato.
Nata a Tegaste nel 331 acquisì la fede fin dalla più tenera età. Da ragazza fu data in moglie al legionario romano Patrizio dal quale ebbe tre figli: il primogenito Agostino e poi Navigio e una figlia femmina di cui non è noto il nome.
Monica educa i suoi figli cristianamente ma con il tempo vede Agostino prendere una strada diversa e deviarsi nella mentalità del mondo in preda alle passioni.
Rimane vedova a soli 39 anni e continua ad occuparsi della famiglia provvedendo anche all’amministrazione dei beni.
Esempio di perseveranza, non smette mai di pregare per lunghi anni chiedendo la conversione di Agostino definito “figlio di tante lacrime“.
Per stargli vicino lo segue nei luoghi in cui lui va a vivere. Da Tegaste si sposta a Cartagine e poi anche in Italia quando il figlio diventato un importante retore si trasferisce a Milano.
L’amore tenace e perseverante di una madre
Nella conversione di Agostino Monica ha un ruolo importante. Fondamentale quanto invisibile la preghiera che la madre rivolge a Dio costantemente, per lunghi anni, senza sosta e senza tentennamenti, produce i suoi frutti: viene esaudita e Agostino raggiunge vette di santità che nel tempo della lontananza da Dio difficilmente si poteva immaginare.
Prima di pregare per la conversione del figlio Monica si era adoperata a lungo anche per quella del marito ed anche in quel caso fu ascoltata in quanto l’uomo si convertì un anno prima di morire.
Preghiere e lacrime versate nel vedere i suoi cari vivere una vita dissoluta, con la speranza mai abbandonata che i loro cuori si aprissero all’amore di Dio.
Quando finalmente Agostino si convertì e ricevette il Battesimo per mano di Ambrogio a Milano, Monica e il figlio decisero di tornare a Tegaste e intrapresero il viaggio.
Ma durante quel percorso Monica si ammalò e morì. Prima però in un dialogo con il figlio chiamato “estasi di Ostia” perchè si trovavano in quella località, in cui esternava i suoi più profondi sentimenti presagendo la morte disse ad Agostino che non desiderava più nient’altro dalla vita.
Vederlo fervente cristiano e saperlo verso la via della salvezza eterna era quanto di più la rendeva felice. All’età di 56 anni, il 27 agosto 387 Monica lascia questa terra e il suo corpo viene tumulato nella chiesa di Sant’Aurea ad Ostia Antica.
Per diversi secoli le sue spoglie furono custodite lì, poi traslate a Roma nella chieda di San Trifone inglobata successivamente nella basilica di Sant’Agostino.
La speranza nella conversione di chi è lontano dalla fede non deve mai venire a mancare: è questo che insegna la figura di Santa Monica ed è ciò che ribadisce anche Papa Francesco che ricorda che nessuno è perduto, neanche i mafiosi e la misericordia di Dio c’è per tutti coloro che la vogliono ricevere con il pentimento.