Eremita che visse in Francia, Sant’Egidio Abate è stata una figura molto popolare nel Medioevo e la sua memoria liturgica è il 1° settembre.
Le notizie relative a Sant’Egidio Abate, alla sua vita e anche al periodo storico in cui visse sono poche, incerte e lacunose, soprattutto avvolte nella leggenda.
La sua nascita si colloca intorno al 620 ad Atene e si da che era eremita in un monastero a Sud della Francia, nei pressi di Arles in Provenza.
Dalla Legenda Aurea si traggono informazioni su di lui e risulta che visse per lungo tempo fino alla sua morte in un luogo deserto della Settimania in stile eremitico accompagnato solo da una cerva di cui beveva il latte.
Vari episodi della sua vita, sempre sotto un’aura leggendaria, sono raffigurati nelle vetrate e in una scultura del portale della cattedrale di Chartres.
Lo si vede mentre celebra la messa, e quindi si deduce che fosse un sacerdote, e mentre confessa l’imperatore Carlo Magno che, si dice, non aveva voluto confessarsi con nessun altro se non con lui.
Da alcuni racconti sembra che Egidio fosse di nobile famiglia e che in giovinezza aveva molto successo mondano che però rifiutà per ritirarsi in contemplazione nella vita eremitica.
Viveva tra digiuni e preghiera in modo molto austero. Mangiava erbe, radici, frutti selvatici e si narra che dormisse sulla nuda terra avando come cuscino un sasso.
Gli fu richiesto di lasciare l’eremitaggio per entrare a corte, perché il re dei Goti era affascinato dalla sua fama in quanto si diceva che tramite lui avvenissero miracoli. Ma lui non volle e continuò a vivere in solitudine.
Ebbe in dono però la terra in cui viveva e il re gli fece costruire un monastero. Iniziarono ad andare diversi giovani che volevano essere da lui istruiti e lui li seguiva secondo le regole di San Benedetto.
Fece opere di fertilizzazione dei campi che erano incolti, aprì al commercio dei prodotti agricoli e cosa più importante, annunciava Gesù.
La sua fama di predicatore e di taumaturgo cresceva e molti si stabilirono nei pressi del monastero per stare vicino a lui tanto che si formò una piccola cittadina.
Quando morì probabilmente intorno al 720 il monastero venne chiamato con il suo nome. Sono molte le testimonianza del culto a Sant’Egidio non solo in Francia ma anche in Belgio e in Olanda.
È considerato protettore di varie categorie diverse tra loro: dei cavalli, dell’allattamento, dei disabili, degli epilettici, dei lebbrosi, dei fabbri, delle foreste.
Le sue reliquie sono conservate a Tolosa arrivate lì in seguito alle profanazioni dei santuari ad opera dei calvinisti.
Tra le figure di Santi eremiti del passato si ricorda anche Sant’Arsenio il Grande, uno dei Padri del deserto che come Sant’Egidio rinunciò ad una vita di agi nel mondo per fare la scelta radicale dell’eremitaggio.