Abate del IV secolo, Sant’Elpidio fu un eremita e visse nelle Marche che diedero il suo nome ad una località.
La Chiesa ricorda Sant’Elpidio Abate il 2 settembre. Le notizie che si hanno della sua vita sono incerte e frammentarie, ma ricostruendo dalla varie fonti anche se lacunose si scopre che visse nel IV secolo nella zona delle Marche.
Secondo i racconti di Pietro da Natalibusa Eplidio era un eremita che giunto in Italia da Gerico si stabilì in una zona del centro e liì condusse una vita ascetica.
Altre fonti lo fanno appartenere alla Cappadocia. Stando ad altre narrazioni Elpidio sarebbe stato un diacono di San Basilio, come è riportato nella vita di S. Carotone.
Quando arrivò in Italia fu in quella che è l’odierna città di Fermo che fece opera di predicazione annunciando il Vangelo.
Aveva due discepoli che lo accompagnavano e lo aiutavano nella sua missione e si chiamavano Ennesio ed Eustasio.
Ci sono altre fonti però che collocano Elpidio come nativo della zona di Ascoli Piceno. È certo che nelle Marche sorgono diverse località che prendono il nome del Santo, come S. Elpidio a mare, S. Elpidio Morico, Porto S. Elpidio a testimonianza del fatto che era sicuramente molto legato a quei luoghi.
La vita cenobitica prima dell’eremitaggio
Prima di intraprendere uno stile di vita eremitico e improntato quindi all’ascetismo Elpidio svolse il ruolo di abate di un monastero.
Nella sua epoca si diffondeva il cenobitismo, una nuova forma di monachesimo che ebbe San Pacomio come iniziatore.
Si trattava di una forma di vita comunitaria con dei conventi maschili ed altri femminili che però spesso avevano la chiesa e il refettorio in comune.
A capo c’era un abate, ruolo che ricoprì Sant’Elpidio, che doveva far rispettare la regola comune quasi sempre ispirata alla Regola benedettina.
Castità, lavoro, digiuno frequente e orazione erano i caposaldi su cui si basava la vita cenobitica. Dopo anni trascorsi così quindi Elpidio decise di staccarsi e vivere secondo uno stile aascetico più austero.
L’emblema con cui viene raffigurato nell’arte è spesso il bastone pastorale e le reliquie del suo corpo sono conservate nella chiesa che porta il suo nome a Sant’Elpidio a mare. Si trovano riposte dentro un sarcofago di marmo che risale appunto al IV secolo e accanto ci sono quelle dei suoi due discepoli.
Altro santo che si ritirò in solitudine per conurre una vita eremitica e con una storia molto simile in quanto anche lui abate, è Sant’Egidio, la cui memoria liturgice è l’1 settembre propio il giorno prima di Sant’Elpidio.