Tragedia in un convento toscano: una giovane suora si è tolta la vita. La storia ha sconvolto tutta la comunità.
È stata trovata morta suicida all’interno della sua camera: una giovane suora di origini indiane che faceva parte della Congregazione delle Catechiste del Sacro Cuore ha compiuto un gesto estremo.
Non si conoscono le motivazioni che hanno portato la religiosa a commettere questo atto, sicuramente una profonda depressione alla base della decisione di togliersi la vita.
La giovane suora, di circa 40 anni, viveva da oltre 1 anno e mezzo nel convento a Galciana in provincia di Prato in Toscana e secondo la testimonianza delle consorelle niente poteva far supporre che avrebbe potuto cpompiere un’azione simile.
A dare l’allarme sono state appunto le suore che vivevano con lei quando dopo che erano trascorse molte ore che era chiusa nella sua camera e non era mai uscita si sono preoccupate che si fosse sentita male.
Bussavano alla porta e lei non rispondeva quindi hanno pensato di avvertire il parroco, don Rosati che è giunto sul posto e insieme alla madre superiora ha forzato la porta.
Temevano si fosse trattato di un malore, ma invece era stato un suicidio. Non sono serviti neppure i tentativi di rianimarla da parte dei soccorsi che sono stati subito chiamati.
La vicenda ha lasciato sconvolta la comunità delle suore ma anche quella locale. Nessun elemento che lasciasse presagire la presenza di un disagio interiore nella suora.
Si era recata solo poco tempo prima a Roma per svolgere degli esercizi spirituali nella Casa generalizia ed era appena tornata. Cosa sia successo nel suo cuore rimane un mistero.
La notizia è stata diffusa da un comunicato ufficiale della diocesi di Prato. Don Luca Rosati, il prete che ha ritrovato il corpo esanime della suora ha dichiarato: “Si è trattato di un gesto estremo, inaspettato, che lascia sgomenti. La affidiamo alla Misericordia del Signore e nella preghiera siamo vicini ai suoi familiari e alla Congregazione“.
Il dramma della depressione può sconvolgere a tal punto da portare alla decisione di commettere un gesto irreparabile. Sono tante le storie che lo testimoniano.
Spesso legati a situazioni di violenza, ma anche a dipendenze psicologiche, sono veramente numerosi i motivi che possono condurre a questa scelta e sempre difficili da comprendere e spesso non è possibile intercettare il malessere per poter fornire il giusto aiuto prima che l’atto estremo venga compiuto.