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Santi e Venerazioni

13 settembre: San Giovanni Crisostomo, vescovo e Dottore della Chiesa

Definito “bocca d’oro” per la sua grande capacità oratoria, San Giovanni Crisostomo è una grande figura di santo, Dottore della Chiesa. 

San Giovanni Crisostomo nasce ad Antiochia, la sua data di nascita è incerta ma collocabile tra il 344 e il 354. Ha compiuto studi di retorica e come insegnante aveva il celebre retore Libanio che in seguito lo designò suo successore.

Icona di San Giovanni Crisostomo (Facebook) riscossacristiana.it

Approfondisce lo studio delle Sacre Scritture seguendo il metodo antiocheo che si concentrava su un’interpretazione letterale dei testi.

In un primo periodo lasciala città per ritirarsi a far vita da eremita sul monte Silpio ma poi ritorna ad Antiochia e diventa sacerdote. Successivamente viene nominato vescovo.

Comincia a svolgere un’intensa attività di predicazione e date le sue spiccate doti oratorie gli viene attribuito l’epiteto di “bocca d’oro”, che è il significato del soprannome Crisostomo.

Quando nel 357 succede a Nettario come patriarca di Costantinopoli si trova a combattere contro diverse eresie e contro la pratica dei vescovi simoniaci.

Si scaglia contro lo strapotere e l’arroganza di molti ricchi che fanno del denaro un idolo e si dimostra un pastore saggio oltre che molto dotto e bravo nell’insegnare la dottrina.

Tutto per la gloria di Dio

Oltre a contrastare principalmente l’eresia ariana, si dedica alle opere di carità come la costruzione di ospedali e l’aiuto ai bisognosi.

Antica icona di San Giovanni Crisostomo (Facebook) riscossacristiana.it

È ampia la produzione di testi scritti che ha lasciato, tra omelie, trattati teologici e opere di esegesi delle Sacre Scritture.

Prosegue nella sua attività di predicazione che porta a molte conversioni. Per questo viene ferocemente attaccato da parte dei potenti.

L’imperatrice Eudossia lo fa prima deportare e poi condannare all’esilio. Anche se dopo un po’ di tempo viene revocato il decreto di condanna e può ritornare nella sua città, non passa molto che viene nuovamente arrestato e condannato una seconda volta all’esilio. 

Questo avviene durante una cruenta incursione delle guardie imperiali all’interno della cattedrale che provoca spargimento di sangue.

Nonostante il sostegno di Papa Innocenzo I deve andare in esilio prima in una località dell’Armenia e poi sul Ponto a Pizio.

Ma nel corso del viaggio si ammala a causa delle condizioni stremanti a cui è sottoposto e muore prima di arrivare a destinazione, il 14 settembre.

La frase per cui è ricordato, che pronunciava in ogni circostanza, lieta e anche nelle difficoltà più amare era “offrire tutto per la gloria di Dio“.

Il Signore era completamente al centro della sua vita e questo lo ha reso santo. Sarà solo nel 1204, durante la quarta Crosciata che suoi resti giungono a Roma e vengono collocati nella Basilica di San Pietro dove sono conservati ancora oggi.

La morte di San Giovanni Crisostomo (Facebook) riscossacristiana.it

Festeggiato anche dalal Chiesa bizantina, San Giovanni Crisostomo è stato inserito tra gli altri come Dottore della Chiesa e ricordato per la sua “sublime eloquenza” come enuncia il Martirologio Romano.

Romana Cordova

Laureata in Lettere moderne, specializzata come docente di lingua italiana a stranieri, amo scrivere con una passione in particolare per il lifestyle, la cucina e l'ambito dell'informazione religiosa. Autrice di "Il cibo e i Santi - 40 ricette 40 Santi" (Berica Editrice), un libro che attraverso la ricerca storica coniuga questi interessi e coautrice in "La preghiera salverà il mondo" (Berica Editrice), mi interessa approfondire questi e altri settori della vita e della cultura.

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