L’Esaltazione della Santa Croce fa memoria di questo strumento di salvezza con cui Gesù ha redento il mondo per infinito amore.
Sono molto antiche le origini della celebrazione dell’Esaltazione della Santa Croce. Da oggetto di tortura e di morte, la Croce di Cristo assume il significato di strumento attraverso cui è arrivata la salvezza per l’umanità.
Non è vista solo come portatrice di dolore e di morte, ma strettamente collegata a ciò che avverrà dopo nella storia del Signore, alla sua Resurrezione che segna la vittoria.
Così, la Croce è albero della vita, paragonata a un talamo, a un trono, considerata altare della Nuova Alleanza. Con tanti titoli si appella questo oggetto mortifero in uso fino all’anno 320 quando l’imperatore Costantino, una volta convertitosi al cristianesimo, ne proibì l’uso.
La festa dell’Esaltazione della Santa Croce trae origini proprio nel periodo costantiniano ed è legata alla madre dell’imperatore, Elena, alla quale si deve il ritrovamento di alcune reliquie della Croce di Cristo.
Alcune di queste reliquie furono portate a Roma e riposte in quella che prese il nome di Basilica di Santa Croce in Gerusalemme. Altre sono rimaste nella Città Santa e conservate presso la Chiesa del Santo Sepolcro.
Il culto della Santa Croce
Le reliquie della Santa Croce nel 1612 furono rubate dai persiani, ma poi in seguito furono ritrovate e portate trionfalmente in Gerusalemme.
Il Martirologio Romano ricorda “La festa dell’Esaltazione della Santa Croce che, il giorno dopo la dedicazione della basilica della Resurrezione eretta sul sepolcro di Cristo, viene esaltata e onorata come trofeo sulla vittoria pasquale e segno che apparirà in cielo ad annunciare a tutti la seconda venuta del Signore“.
Inizialmente la celebrazione della Santa Croce era preceduta da quattro giorni di preparazione e poi il giorno della festa era ampia la partecipazione della gente.
Il culto si diffuse prima nel mondo orientale e successivamente nella Chiesa tutta. Il colore liturgico che viene adoperato è il rosso che riporta alla Passione e al sangue di Gesù.
Il legno della Croce prende il ricollega simbolicamente all’albero del Giardino del Paradiso e alla verga di Mosè. Anche la forma della Croce assume un significato simbolico importante.
Il braccio orizzontale rappresenta l’uomo e il mondo mentre la parte verticale simboleggia Dio e l’incrocio delle due segna il legame che unisce l’uomo a Dio.
L’amore si manifesta anche attraverso il dolore: Gesù ha dato se stesso, fino alla morte in croce per salvare l’umanità. Atto supremo d’amore che esprime l’essenza della glorificazione di questo strumento.