È l’anniversario dei 30 anni dalla morte di don Pino Puglisi ucciso dalla mafia a Palermo: celebrazioni e commozione.
Sono trascorsi 30 anni da quando la sera del 15 settembre don Pino Puglisi è stato brutalemente assassinato dalla mafia. Era sacerdote della parrocchia di San Gaetano nel quartiere Brancaccio di Palermo, noto per essere un luogo molto difficile in cui la criminalità è fortemente presente.
Quel giorno era il suo compleanno, compiva 56 anni e quando vide il suo assassino disse: “me lo aspettavo“. Nel 1991 aveva fondato il centro Padre Nostro ed era considerato un grande punto di riferimento a cui si appoggiavano molte persone e molte famiglie.
Operava contro la mafia e ogni forma di criminalità organizzata. Convertiva giovani che altrimenti sarebbero stati al servizio della mafia.
Si occupava prevalentemente di giovani e bambini, puntando alla loro formazione per allontanarli da una vita di delinquenza. Diceva infatti “i primi obiettivi sono i bambini e gli adolescenti: con loro siamo ancora in tempo, l’azione pedagogica può essere efficace“.
Papa Francesco nel suo ricordo 5 anni fa in occasione del 25° anniversario dalla morte lo ricordava dicendo che “coronò la sua vita con il sorriso, con il sorriso che non fece morire di notte il suo uccisore“.
Infatti poi il suo assassino rivelò che “c’era una specie di luce in quel sorriso“. Don Puglisi prima di essere ucciso sorrise al suo carnefice: un martirio che preannuncia la beatitudine che gli verrà riconosciuta.
Nel 1998 iniziò infatti il processo di canonizzazione per il riconoscimento del martirio in odium fidei. Il 25 maggio 2013 a Palermo nel Foro Italico fu proclamato Beato diventando la prima vittima di mafia ad essere riconosciuta come martire della Chiesa.
Adesso, per l’anniversario dei 30 anni Papa Francesco ha stabilito la concessione dell’indulgenza plenaria a coloro, fedeli e pellegrini, che nel corso del 2023 si recheranno nei luoghi in cui don Puglisi è stato ucciso.
Le condizioni necessarie per avere l’indulgenza sono la Confessione, la Comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Pontefice.
I luoghi da visitare sono la cattedrale di Palermo, in cui si trovano i resti del Beato, la parrocchia di San Gaetano, in cui svolgeva il suo ministero, il Centro Padre Nostro nel quartiere Brancaccio.
Ma anche la parrocchia Maria Santissima Immacolata Concezione di Godrano, in cui è stato parroco, il Centro diocesano vocazioni, e la sua casa, davanti alla quale è stato ucciso, diventata oggi un museo, la Casa “don Pino Puglisi”.
Per commemorare l’evento sono state organizzate diverse iniziative tra cui una mostra fotografica, ma anche incontri con le scuole, spettacoli teatrali, una veglia di preghiera con una fiaccolata.
Nella cattedrale di Palermo si svolgerà una solenne celebrazione presieduta dal vescovo Corrado Lorefice. Le attività per ricordare il beato Pino Puglisi si susseguiranno anche nelle prossime settimane non solo a Palermo ma in varie località d’Italia.